Napoli Castello lungomare

Napoli – Monumenti, paesaggi mozzafiato e tradizioni napoletane

Napoli è tra le città più belle d’Italia, sicuramente da visitare per la sua bellezza e per il suo fascino ricco di storia cultura e tradizione. La città è uno dei cinque capoluoghi della Campania, situata nella parte più interna dell’omonimo golfo, tra il Vesuvio ed i Campi Flegrei ed è la terza città più popolata d’Italia dopo Roma e Milano sfiorando il milione di abitanti.

Fondazione e origini

Fu fondata dai Greci di Cuma nel VII secolo a.C. con il nome di Partenope ed era situata su di una collina scoscesa (Monte Erchia). Successivamente il suo nome fu trasformato in Neapolis (dal greco “nuova città”) quando arrivò una colonia di ateniesi ed a fianco alla vecchia città ne costruì un’altra in una zona pianeggiante. Entrò presto nel mirino dell’aristocrazia romana come luogo di villeggiatura arricchendosi di ville tra cui quella di Lucullo, sul luogo dell’attuale Castel dell’Ovo, dove morì l’ultimo imperatore romano Romolo Augusto nel 476 d.c.

Nel corso dei secoli Napoli vide il susseguirsi di svariate civiltà che la occuparono come bizantini, goti, normanni e svevi finché non entrò a far parte del regno degli Angioini e ne diventò la capitale nel 1266 diventando così la principale città del Mezzogiorno, continuando poi ad espandersi ed ingrandirsi con il successivo arrivo degli Aragonesi che la abbellirono con numerosi monumenti.

Da qui in avanti Napoli conobbe due secoli di regresso economico e di crisi dopo essere diventata un possedimento spagnolo comandato da un vicerè, situazione che grazie alle continue tasse e soprusi ai più deboli, sfociò nella famosa Rivolta di Masaniello (1647) che anche se fermata, riuscì a far valere maggiormente i diritti del popolo. La città conobbe nuovamente un periodo di splendore con l’avvento dei Borboni nel 1734 che ne fecero la capitale del Regno delle Due Sicilie ed assunse una grande vivacità culturale economica e politica. I Borboni rimasero a Napoli per circa due secoli salvo alcune interruzioni, praticamente fino all’Unità d’Italia.

Architettura e monumenti storici

Nell’ultimo secolo Napoli ha avuto un grande sviluppo, sia demografico che civile, ma il centro storico conserva la struttura viaria del periodo greco-romano con una maglia di strade molto regolari che tagliano ad angolo retto, ed è estremamente ricco di edifici monumentali sia religiosi che civili. Tra gli edifici religiosi da ricordare soprattutto le chiese di S.Chiara, di S. Domenico Maggiore, di S. Lorenzo Maggiore, del Gesù Nuovo, di S. Francesco da Paola, e il Duomo. Tra gli edifici civili invece si segnalano alcuni castelli d’età angioina come Castel dell’Ovo, Castel Nuovo o Maschio Angioino, Castel Capuano, Castel S.Elmo e due grandi palazzi reali quali quello situato in vicinanza del porto, e quello che sorge sulla collina di Capodimonte entro un vasto parco. Tutto il centro storico inoltre è caratterizzato da grandi palazzi signorili per lo più risalenti al 1600-1700 che sono dotati di cortili centrali e di scenografiche scale interne. Data la bellezza e le caratteristiche uniche che il centro storico napoletano presenta, racchiudendo stili ed architetture diverse di epoche lontane tra loro, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione la scienza e la cultura ha elencato il suo centro storico tra i patrimoni dell’umanità avendo influenzato nei secoli anche gli stili ed i pensieri artistici e culturali in Europa.

Fuori del centro storico

Al di fuori del centro storico però Napoli rimane bella e conserva comunque altre architetture civili religiose e militari che meritano di essere menzionate e sicuramente visitate; citiamo la chiesa di Santa Maria della Sapienza, quella dei Santi Severo e Sossio, e quella dei Santi Marcellino e Festo aperte solo in determinate occasioni oltre alla Cattedrale di Santa Maria Assunta una delle più importanti opere del paese dove avviene annualmente il famoso rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. Si consideri che oltre a queste poche menzionate, la città di Napoli conta circa 1000 edifici tra chiese e conventi, un numero esagerato che la colloca tra le città del mondo con più edifici religiosi, e sarebbero state anche di più se i bombardamenti della seconda guerra mondiale non ne avessero abbattuto una sessantina circa.

Nel XVIII secolo c’erano circa 500 chiese e la città era soprannominata “la città delle 500 cupole”.

Molte di queste strutture religiose, in maggior parte i conventi, hanno nel cortile interno uno spazio verde con qualche monumento o architettura particolare detto “chiostro“. Esistono circa cento chiostri e molte degli edifici che hanno al loro interno un chiostro, ospitano oggi strutture scolastiche, universitarie ecc..

Girando per la città poi si trovano in vari angoli di strade e piazze le “edicole sacre di Napoli“  di cui se ne contano circa 500 e che sono delle pregiate opere di architettura rappresentanti santi, madonne e religiosità in genere nati come simbolo di devozione privata e popolare.

Oltre ai sopra citati edifici civili poi a Napoli si può visitare la Galleria Umberto I, con la vicina Piazza Plebiscito che è la piazza più grande ed importante della città, oltre ad ammirare imponenti strutture di pregevole architettura quali il palazzo delle Poste Italiane e quello della Banca d’Italia.

Al tempo degli Angioini la città di Napoli era circondata da un muro di cinta con delle torri e lungo il percorso vi erano dei varchi costruiti in tempi diversi tra loro i quali ancora oggi si possono ammirare: porta Medina, porta San Gennaro, porta Capuana e port’ Alba.

Anche i vari siti archeologici stanno a testimoniare l’importanza della Napoli antica. I curiosi di archeologia resteranno esterrefatti dalla Napoli sotterranea, una città di cunicoli tanto grande quanto quella nata in superficie, ove sono presenti i ruderi del teatro romano di Neapolis. Da menzionare anche le catacombe cristiane e il mausoleo di Virgilio.

Altri siti archeologici sono nel sottosuolo di San Lorenzo Maggiore dove si può ammirare l’antico mercato e nel parco di Posillipo.

Verde, parchi e vedute mozzafiato

Napoli è una città piena di palazzi e molto caotica nella sua urbanizzazione, ma non mancano le aree di relax dove passeggiare ed ammirare il verde e la natura. Lo spazio più ampio è sicuramente quello che circonda la Reggia di Capodimonte, un’area immensa dove la natura fa da padrona, oltre alla Villa Comunale di Napoli. Una veduta immensa e straordinaria si ha invece dal Parco Virgiliano o Parco della Rimembranza a Posillipo che è posto in un luogo panoramico che permette di vedere insieme le isole di Procida, Ischia, Capri, Nisida, il monte di Procida, il Vesuvio, il golfo di sorrento, quello di Bacoli, la penisola Sorrentina, la Baia di Trentaremi, ed il centro storico di Napoli. Un posto quindi che per un turista vale già il prezzo del viaggio. Altri spazi verdi si possono trovare a Piedigrotta al Vomero e ai Camaldoli.

Altro luogo davvero interessante che si trova sotto il promontorio di Posillipo è il parco archeologico sommerso dove sono sommersi reperti dell’epoca romana finiti sotto al mare per via del bradisismo che negli anni ha causato lo sprofondamento della costa di più di sei metri.

Le tradizioni napoletane

Nella città di Napoli la tradizione e la scaramanzia hanno un ruolo quasi “ sacro “ e ad esse sono legati alcuni dei simboli con il quale il mondo intero ricorda questo paese. Pizza sole tarantella e mandolino sono i quattro simboli principali napoletani, ma anche il Vesuvio, il corno o munaciello, la smorfia napoletana il presepe e pulcinella la maschera carnevalesca partenopea, sono tutti elementi che richiamano la forte tradizione della città.

Un’immagine che troppo spesso rappresenta la città è sicuramente quella dei vicoli con i panni stesi, o della camorra, ma in realtà questo è un’abitudine che i media hanno dato al grande pubblico e che quindi anch’esse sono diventate a malincuore un simbolo di Napoli.

Tra le usanze religiose più importanti dei napoletani ci sono la festa della Madonna dell’Arco, la ricorrenza di San Gennaro nella quale ogni anno si scioglie il sangue del santo, ed è fondamentale che il sangue si sciolga altrimenti l’accaduto diventa un preludio ad una catastrofe. Infine c’è il presepe.

Il presepe a Napoli non è un addobbo natalizio, bensì è un’arte portata avanti da tempo dagli antichi artigiani locali, che ogni anno lavorano nelle loro botteghe nuove idee per poi esporle nel periodo natalizio a San Gregorio Armeno.

Questa è una tradizione assolutamente unica e da vedere, quando le botteghe nelle stradine del paese espongono tutti i presepi e le statuine esclusivamente fatte artigianalmente.

Autore dell'articolo: Turistipercosa