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Viaggio e Wanderlust: consigli per viaggiatori incalliti

E’ recente l’annuncio di “Wanderlust”, programma che andrà in onda nel 2017 su Italia 1. Si tratta di un format che parla di viaggi in terre estreme. Australia, Patagonia, Lapponia, Giappone, Cambogia e Sud Africa sono le mete che visiteranno dei vip, ancora in fase di trattativa con la produzione.

Secondo alcune indiscrezioni pare che siano Luca Argentero, Emma Marrone, Ambra Angioini, Raoul Bova e Selvaggia Lucarelli. Ognuno di loro può portare con sé un compagno di viaggio, che si può candidare sul sito del programma.

La celebre blogger Selvaggia Lucarelli ha fatto un appello a Ryan Gosling, chiedendo se l’attore fosse interessato ad accompagnarla nell’avventura in Australia; come darle torto!?

Scherzi a parte, prima di partire per un lungo viaggio sceglietevi sempre una o più persone con cui andate d’accordo e una valigia resistente che vi assicuri il massimo comfort.

Se non vi accontentate della solita valigia economica di breve durata e volete fare un investimento a lungo termine sul vostro bagaglio potete scegliere tra i modelli di Roncato, Samsonite e, se puntate ancora più in alto, Rimowa. Questa marca fonde un’estetica di pregio alla tecnologia più avanzata nella valigeria. Infatti la valigia è dotata di manico telescopico a regolazione continua e sistema Multiwheel® (multiruota) insonorizzato, elementi che consentono di muoversi con agilità.

La compagnia e il bagaglio giocano un ruolo chiave, ma c’è qualcosa di più importante, senza la quale il viaggio non avrebbe senso: la voglia di scoprire, la curiosità di conoscere altre culture.

Torniamo al concetto di partenza: la Wanderlust, ossia il desiderio di viaggiare, assaporando la libertà, sentirsi “vagabondo” nell’anima. Oggi è facilitata ulteriormente dai voli lowcost, accessibili con pochi click.

Tolkien diceva “Not all those who wander are lost” (Non tutti quelli che vagano sono persi), “L’incanto sarà godersi un po’ la strada” dice Cesare Cremonini in una canzone tormentone. Per non parlare della cultura “on the road” che Jack Kerouac raccontava nei suoi romanzi e che è stata portata al cinema in “Easy Rider”. D’altronde il viaggio è la meta e ““Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina” diceva Sant’Agostino.

Autore dell'articolo: Turistipercosa