In Giappone una delle usanze più diffuse è la cerimonia del tè che è molto importante in quanto è una sorta di azione spirituale che riesce a farti mettere in contatto con te stesso e con la tua parte interiore. Questa usanza e tradizione è una vera e propria cerimonia che parte dai monaci giapponesi che si erano recati nei templi cinesi della dinastia dei Song, ed avevano scoperto che il tè era usato come una sorta di medicina e di stimolante. Dalla dinestia dei Song e dei propri monaci, infatti, il tè veniva utilizzato come un modo per restare svegli durante la notte e, di conseguenza, era subito diventato di vitale importanza proprio per la sua capacità di riuscire a mantenere alta l’attenzione anche durante la meditazione. Addirittura, la scuola Rinzai, fondata dal maestro Eisai, allora presentò un trattato, tutto scritto elogiandone le sue caratteristiche, mettendo in evidenza quali fossero le sue virtù. Ben presto quindi la pratica di bere il tè divvenne molto diffusa in tutti i monasteri e in tutta la società giapponese, che decise di istituire la cerimonia del tè come un elemento cruciale della vita delle famiglie giapponesi e, soprattutto, quella cerimonia assunse il ruolo di guida per iniziare un percorso spirituale di interiorizzazione dei propri pensieri.
Ovviamente, questo cambiamento che inizia da un punto di vista culturale e spirituale, ebbe molto presto dei risvolti da un punto di vista economico e sociale, in quanto iniziarono a diffondersi dei metodi per coltivare il tè e vennero anche realizzati una serie di utensili ed oggetti che servivano proprio in questa cerimonia del tè. Il rituale si basava soprattutto in una sorta di percorso spirituale, che si rifaceva a quella che è la natura di Buddha e dai concetti di vuoto e quello di immanenza di ogni essere nella sua natura che tende a Buddha. Il tè, in questo senso, funge da compagno della meditazione e nella contemplazione interiore e quindi ben presto, il rituale e la cerimonia del tè, sono rientrati nella filosofia zen. In questi termini, rientra anche la pittura, la poesia e la calligrafia ed è tutta una serie di percorsi che vengono eseguiti attraverso la meditazione zazen, che dà la possibilità di raggiungere una consapevolezza interiore alta. La cerimonia del tè dà la possibilità di vivere con calma e attraverso una piena consapevolezza di sé. In particolare, il maestro deve avere un distacco dai suoi stessi gesti e deve essere calmo da un punto di vista proprio interiore, facendosi guidare in questo momento cruciale ed interiore dal suo spirito e non dalla sua mente. Il rito della cerimonia del tè, che conosciamo oggi, è stato iniziato da Sen no Rikyu. È stato proprio il maestro, negli anni compresi tra il 1520 e di 1591, a perfezionare i movimenti della cerimonia del tè e a stabilire le regole in modo tale da creare una vera e propria tradizione da seguire. Sono tante, infatti, le cose da rispettare soprattutto quando si preparano le foglie del tè, oppure quando ci si inginocchia per la preparazione o quando si sceglie la tazza da utilizzare.
Le tradizioni e le cose da vedere in Giappone non finiscono qui. Rinomata è la festa dei ciliegi in fiore, la tradizione dei samurai, delle geishe e tanto altro ancora.